martedì 6 marzo 2012

Ex primo ministro Islandese a processo per negligenze e responsabilità nella crisi del 2008...

Joaquìn Linares in un articolo de El Pais descrive la situazione attuale della rivolta democratica dell'Islanda dove il giornalista è residente.
Il Tribunale Speciale di Stato Islandese,nato più di un secolo fa per giudicare i membri del Governo,inizia oggi la prima seduta per giudicare l'ex primo Ministro Geir H.Haarde per : Negligenza nell'amministrazione e nel controllo delle finanze del paese durante la crisi del 2008.
Se fosse dichiarato colpevole il Premier verrebbe incarcerato per almeno 2 anni.
D'altro canto è il diretto interessato che si dice estraneo alla vicenda e non responsabile per le accuse  che gli vengono mosse contro.
Il popolo Islandese è sempre più nell'immaginario collettivo associato ed associabile ad un'idea di democrazia diretta veramente rivoluzionaria.Con il suo 99% di collegamento ad internet,le notizie sono alla portata di tutti e cosi la voce del popolo si fa sentire urlando:"Chi ha causato la crisi la deve pagare!".(non c'è cosa più giusta e sacrosanta,che far pagare ai responsabili).
Il processo è iniziato circa tre anni fa,e fino ad oggi non ha portato in carcere nessuno degli accusati,con una sola eccezzione Baldur Gudlaufsson(segretario del ministro delle finanze nel 2008) è stato condannato perchè colto in flagranza di reato...l'uomo aveva infatti venduto 1.6 milioni di dollari di titoli,ad una delle banche implicate nella crisi, esattamente due settimane prima dello scoppio dello scandalo finanziario.
Le tre Banche implicate (Glitnir,Landsbanki e Kauthing) fallirono nel 2008 e tre mesi dopo cadde il governo Haarde.
Le accuse mosse contro il Primo Ministro si basano sul fatto che l'uomo a conoscenza dei fatti non avrebbe fatto nulla per evitare il peggio,anzi lo ha in qualche modo favorito,avendone tutte le possibilità per evitarlo.
Secondo la Commisione Parlamentare si avevano strumenti e conoscenze per evitare la crisi fin già dal 2006:"avevano tutte le informazioni necessarie,però non presero nessuna misura in merito,anzi si passarono il debito di mano in mano." dice il capo dell'investigazione Pall Hreinsson.
Lo scandalo finanziario colpì l'Islanda portando il proprio debito a 10 volte il PIL del paese,tutto a causa di queste tre Banche,due Inglesi ed una Olandese,con vendita di derivati e altri prodotti finanziari ad alto rischio.
Nell'inchiesta sono coinvolti anche altri tre ministri Irlandesi.
Lo scandalo ha assunto dimensioni inimmaginabili fino a pochi anni prima,tanto che si é stato chiamato anche in causa il voto del parlamento per procedere al giudizio del ex primo ministro,sperando così di calmare le acque,ma è successo quello che ultimamente succede nell'isola dei Vulcani e della Democrazia cioè:il risultato è stato di 33 favorevoli a far processare il Premier e 27 contrari...

Il Tribunale Speciale dovrà pronunciarsi in merito....

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