lunedì 28 maggio 2012

Il Mondo di domani sesta puntata.(Rafael Correa presidente Ecuador)


Un'altro ospite d'eccezzione.
Un'alro presidente eletto a gran voce dal popolo.
Un'altro simbolo di un differente sistema economico,nazionalista e anti neoliberista,sostenitore del sistema sociale,populista di sinistra e laureto in Economia,specializzato in Economia Estera.
Nel 2010 fu vittima di un tentativo di "Golpe" da parte di una falange armata dell'esercito,appoggiata dai mezzi di comunicazione di massa e dal consolato degli Stati Uniti in Ecuador.
26 minuti in compagnia del Presidente in carica dell'Ecuador Rafael Correa,e delle pungenti domande di un Julian Assange molto motivato,per avere seduto davanti a lui,via Skype,uno dei nuovi leader dell'America Latina.



Trad. Davide Cenci

la prima domanda di Assange:
"Qual'è l'opinione dell'Ecuador sugli Stati uniti? Cosa ne pensa la gente? Non le chiedo una caricatura,ma un visione "globale" da parte sua,del suo popolo e dell'America latina nei confronti degli USA come governo/stato??"
Rafael Correa.
"Come diceva Evo Morales(presidente della Bolivia):
l'unico Stato che non potrà mai subire un colpo di stato sono gli Stati Uniti d'America,perchè non hanno al loro interno un'ambasciata Stato Unitense.
Vorrei precisare che in quell'occasione(parla del tentativo di colpo di stato da lui subito) una delle cause del malessere della polizia fu dovuta ai tagli che imposi ai privilegi di cui godevano prima le forze dell'ordine ,soprattutto da parte dell'Ambasciata Stato Unitense,che finanziava Unità intere,spesso unità chiave,della Polizia per controllarne tutti gli aspetti.
I direttori della Polizia erano pagati direttamente dall'Ambasciata USA che decideva chi doveva ricoprire quali cariche..quando noi abbiamo tagliato alcuni privilegi ed equiparato gli stipendi delle forze dell'ordine con gli altri statali,molti di questi prezzolati Poliziotti non si preoccuparono perchè erano stipendiati dagli USA.
Ciò ci permise di capire e tagliare definitivamente i legami di questa parte delle forze dell'ordine.
I nostri rapporti con gli Stati Uniti sono sempre stati ottimi,di amicizia e mutuo rispetto della nostra Sovranità...Io stesso ho studiato in USA,ho moltissimo rispetto e amore per il popolo Americano e sicuramente non sono antiamericano,al contrario,però sempre chiamerò le cose col loro nome...una minaccia alla sovranità della mia nazione va denunciata frontalmente senza incertezze da qualunque parte arrivi."
J.A.:
"Il suo Governo fece chiudere la base Americana(NATO) in Manta(Ecuador)...mi può dire perchè?"
R.C.:
"Lei accetterebbe una base militare Straniera nel suo Paese??..Julian,se la domanda è tanto semplice,così come dissi allora: se deve essere un problema,a me può star bene tenere una base Americana in territorio Ecuadoregno...se ci danno il permesso per fare una base Militare Ecuadoregna a Miami,non c'è problema."
J.A.:
"Divertente...perchè lei è a favore della pubblicazione di documenti segreti da parte di Wikileaks??"
R.C.:
"Molto semplice,non ho niente da nascondere,ad esempio i documenti riservati dell'ambasciata Americana pubblicati da wikileaks ci hanno rafforzato.
Le accuse mosse dagli ambasciatori erano di eccessivo nazionalismo e difesa della sovranità dello Stato di Ecuador da parte del nostro Governo.
Molto bene,certo che siamo nazionalisti e certo che vogliamo difendere la nostra sovranità...non c'è niente di male in tutto ciò,anzi e come ha dimostrato Wikileaks ci sono grandi interessi economici che  influenzano i mezzi di comunicazione attraverso grandi Gruppi di potere...noi non abbiamo nessun timore,pubblicate tutto quello che avete sul nostro Governo."
J.A.:
"Succesivamente alla pubblicazione di informi,da parte di Wikileaks,lei espulse l'ambasciatrice degli Stati uniti in Ecuador?Perchè?
 Non sarebbe stato più semplice mantenerla e cercare di dialogare con l'ambasciatrice??"
R.C.:
"Io ho fatto esattamente quello che lei Assange ha detto,ma con che arroganza l'ambasciatrice disse di non sapere nulla di tutto ciò,era una donna totalmente contraria al nostro nuovo Governo,è una donna di estrema Destra,rimasta ferma agli anni 60,ai tempi della guerra fredda con la Unione Sovietica...e la goccia che fece traboccare il vaso fu quando ci accusò di aver messo a capo della polizia un completo corrotto solo per poterlo controllare...noi la contattammo per avere spiegazioni in merito,ma la signora con la sua consueta arroganza,superbia e prepotenza imperialista ci disse che lei non doveva rendere spiegazioni in merito a nessuno...e così,come che 'qui' si rispetta il paese la espulsammo immediatamente dall'Ecuador e per dovere di cronaca il capo della polizia accusato dalla signora,dopo un anno di investigazioni fu totalmente prosciolto dalle accuse,giudicate totalmente infondate."
J.A.:
"Adesso che i suoi rapporti con gli USA sono cambiati e avete aperto le porte ai Cinesi...non è solo passare da un Demonio ad altro?"
R.C.:
"Prima di tutto noi non trattiamo con demoni..se si presentano così saremo lieti di dagli il ben servito.
Secondo questa osservazione è in gran parte una reazione di mezzi di comunicazione neocolonialisti che non vedono di buon occhio le nostre politiche estere...avere investimenti da parte di Cinesi è buono,anche se non sono alti,colorati e con gli occhi azzurri,la cina sta anche sostenendo l'economia americana e nessuno dice nulla...noi non abbiamo solo finanziamenti Cinesi,c'è anche la Russia,il Brasile...cerchiamo di diversificare il più possibile i mercati."
J.A.:
"Come lei sa Io difendo una battaglia per la libertà di pubblicare informazioni riservate.
Lei come pensa di difendere la libertà di informazione in Ecuador??"
R.C.:
"Direi che sono stati pubblicati molti suoi libri in Sud America...anche se ci furono censure da parte degli editori per non danneggiare i propri produttori.
Per noi è sufficiente rispettare le convenzioni internazionali già esistenti per la difesa dei diritti umani...tutto il resto è superfluo.
In America Latina il potere dei Media supera il potere politico,purtroppo molte persone credono che esistano poveri giornalisti che vengano censurati,è vero in minima parte,per il resto è vero il contrario,cioè che molti giornalisti,molte TV hanno sottomesso alla loro Agenda,Governi,Presidenti ed istituzioni Giuridiche.
Come nel caso dell'Ecuador,anche molti Governi Sud Americani che intraprendono una nuova strada Economica vengono attaccati dai mezzi di informazione legati ai vecchi padroni...che sempre prendono le difese delle organizzazioni private che li finanziano,dobbiamo capirlo tutti questo,quando sono arrivato in parlamento c'erano 7 canali di informazione Pubblica,5 dei quali erano in mano di Banchieri.:si immagini lei quanta opposizione ebbero le mie manovre finanziarie di prevenzione della crisi del debito,che sta affligendo l'Europa oggi...questi canali televisivi fecero una feroce campagna contro di me per difendere gli interessi dei loro padroni,le Banche...
Bisogna uscire da questi stereotipi,mi accusarono di attaccare i poveri giornalisti di essere un tiranno.
Ma questi non sono giornalisti,sono travestiti da giornalisti,ma fanno politica nel chiaro intento di destabilizzare il nostro Governo e tutti quei Governi che provano a fare un cambio di direzione rispetto al passato."
J.A.:
"Io sono daccordo con la sua lettura dei mezzi di comunicazione di massa,lo abbiamo vissuto sulla nostra pelle più di una volta.The Guardian,El Pais,Der Spiegel hanno censurato il nostro materiale violando gli accordi presi con noi in precedenza e lo hanno fatto per ragioni politiche o semplicemente per protegger gli oligarchi..ad esempio non pubblicarono informazioni su Timoschenko in Ucraina per proteggere i suoi grandi  investimenti a Londra o come le imprese petrolifere italiane corrotte e corruttrici per operare in Kazakistan
abbiamo molte prove di questa censura,perchè abbiamo i documenti originali forniti ai giornali e possiamo vedere che ne hanno pubblicato solo una parte,omettendo le informazioni scomode per i loro interessi.Io credo che la forma corretta di affrontare i Monopoli,i Duopoli e i Cartelli di mercato è bloccandoli e creando condizioni per una maggior diversificazione degli investitori..non crede anche lei che bisogna protegger i piccoli editori e non regolamentare troppo l'editoria per creare le condizioni di sviluppo da parte dei piccoli limitando però l'accesso da parte dei grandi gruppi??"
R.C..
"è quello che stiamo tentando di fare,sono già due anni che abbiamo creato una nuova legge per distribuire le frequenze televisive e radio,ad esempio,vorremmo che solo un terzo sia privato con fini di lucro,un'altro terzo sia proprietà privata senza fine di lucro,quindi comunitaria e sociale,e l'ultimo terzo sia pubblica,ma non solo del governo centrale,bensì equamente distribuita tra gli enti Regionali e provinciali...questa legge è gia stata varata e pubblicata,ma sistematicamente viene bloccata e attaccata dai mezzi di comunicazione e dalle parti del parlamento che ne difendono gli interessi dobbiamo perciò democratizzare l'informazione proprio per questi motivi..."
J.A.:
"Recentemente ho intervistato il presidente Tunisino ed ho chiesto delle difficoltà che si incontrano quando si è al potere e di quanto effettivamente si ha la possibilità di cambiare le cose lei che ne pensa in merito??"
R.C.:
"Guardi....una delle cause della crisi sud americana per l'attacco neoliberale è stata la mancanza di una leadership,un lideraggio servo dei neoliberali è stata la costante in sud america,per anni...cos'è il lideraggio,è la capacità di influenzare le masse...ora ci possono esssere buoni leader o cattivi leader...buono è essere leader per servire il popolo e proteggerlo..purtroppo in America Latina ci furono molti più cattivi leader,che hanno utilizzato il loro potere per servirsi dei popoli...ora i leader sono importanti,lo sono stati per gli USA per uscire dal colonialismo,lo sono stati per l'Europa per la ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale...oggi invece si vuol dipengere i Leader tutti come cattivi populisti...oggi noi non stiamo amministrando un sistema,ma stiamo cercando di cambiarlo semplicemente perchè il sistema così come è stato concepito per secoli è un  fallimento totale...siamo stati ridotti come la regione più disuguale del mondo,con povertà diffusa...quando noi abbiamo tutto per essere una delle regioni più ricche del pianeta no come negli Stati Uniti,dove non vedo nessuna differenza sostanziale tra Repubblicani e Democratici.
Io credo che c'è più differenza in quello che penso la mattina da quello che penso alla sera,loro stanno Aministrando un Sistema,noi stiamo cercando di cambiarlo e per cambiarlo serve potere,legittimo,democratico da parte dei Leader in funzione della grande maggioranza del popolo."
J.A.:
"Mi sembra che il presidente Obama non sia capace di controllare come lei questo potere che la circonda,forse non è un buon leader,qual'è la forza che le permette di fare questi cambiamenti?? è la sua ideologia,il suo Partito politico?Perchè Obama non riesce in tutto ciò??"
R.C.:
"Mi permetta di dire che il consenso,il compromesso non deve mai essere un fine,ma un mezzo...se lei pone come fine il consenso,da solo non cambia assolutamente nulla,a volte è necessario intraprendere la strada del compromesso anche senza un consenso,come per la corruzione bisogna affrontarla direttamente,con dei rischi,senza  fare compromessi ne concessioni,quello che sta succedendo in Ecuador non è per mio merito,un leader al massimo può coordinare.
Quello che mi ha dato potere è stata l'indignazione del popolo dell'Ecuador,e questo forse manca ancora negli Stati Uniti...perciò credo che Obama non abbia la forza di fare un cambio radicale,perchè non ha l'appoggio incondizionato del popolo con la sua indignazione...questi movimenti come Occupy WallStreet e molti altri dovranno rafforzarsi e organizzarsi per dare forza ai politici come Obama per cambiare le cose."
J.A.:
"Vorrei sapere secondo lei dove sta andando Ecuador e sud America..parlando di tempi lunghi..qual'è sarà il futuro che vi aspetta sul lungo tempo appunto?
Il miglioramento delle condizioni di vita,e il distaccamento dalle politiche neoliberali nord americane dove vi porteranno nei prossimi 10 o 20 anni??"
R.C.:
"Come detto si sta riducendo l'influenza degli Stati Uniti in sud America e questo è qualcosa di buono,per questo abbiamo manifestato che si sta passando dall'epoca del 'consenso di Washington' al 'consenso senza Washington' ed è ottimo,perchè questa politica non era in funzione della crescita dell'america latina,era imperialista fine a se stessa..la politica estera è ed è stata sempre in funzione dei capitali finanziari,oggi le cose stanno cambiando,io ho molta speranza,so che ci sono ancora dei rischi e che c'è ancora molto da fare per uscire dal passato.
Ma se ce la faremo il cambio sarà irreversibile,la società dell'america latina deve dominare il mercato e non può essere il mercato a dominare la società...io ho molta fiducia e speranza perchè l'america latina può essere il futuro,e se fino ad adesso non ci siamo riusciti è per colpa della politica e dei Leader del passato...e questo è quello che sta cambiando..."
J.A.:
Grazie.
R.C.:
"è stato un piacere..e benvenuto nel club dei perseguitati."
J.A.:
"si grazie ..stia attento anche lei..non lasci che la uccidano..."
R.C.:
"è quello che cerchiamo di fare tutti i giorni..."

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