lunedì 20 luglio 2015

L'Euro,il Marco d'occupazione e l'Iperinflazione .

La Storia si ripete:

in questo post "storico" vorrei rinfrescare la memoria al popolo italiano su alcuni
avvenimenti che accaddero prima e dopo l'occupazione Tedesca da parte del Terzo Reich.

Vorrei però subito soffermarmi e se possibile cercare di concentrarci sull'aspetto
prettamente Economico dell'invasione Tedesca e dell'accettazione della Supremazia Nazista.






Per non incappare in errori/orrori e non prendere cantonate,visto la delicata "materia" che andiamo a trattare,e anche per non cadere in illogici razzismi,trattandosi di un conflitto efferato
e con milioni di morti tra tutti i cittadini europei e non,
farò alcuni preziosi copia e incolla da una fonte che dovrebbe essere tra le più attendibili e le più vicine alla versione ufficiale,cioè Wikipedia:

Già allo scoppio della prima guerra mondiale, nel 1914, per fronteggiare l'immane sforzo bellico, la Germania abolì la convertibilità aurea del marco. Quando la Grande Guerra divenne sempre più probabile, la popolazione ritirò dalla banca del Reich monete d'oro per un valore di 100 milioni di marchi. Di conseguenza, quest'ultima sospese l'incasso di banconote e monete divisionali. Il governo perseguì la via del finanziamento statale incrementando la stampa di banconote. Fino al termine del conflitto, la quantità del denaro in circolazione era quintuplicata, mentre la quota delle monete era scesa allo 0,5 per cento. I costi astronomici del conflitto, dell'ordine di 164 miliardi di marchi, furono sostenuti soprattutto da diverse forme di prestiti obbligazionari e solo in minima parte da imposte belliche e aumenti delle tasse. L'idea era, una volta usciti vittoriosi, di ripagare i debiti a spese dei vinti, ma il conflitto vide la Germania uscire sconfitta.



La conclusione di queste righe,da sola,giustifica in gran parte quella che viene,erroneamente,chiamata Seconda Guerra Mondiale,ma che di fatto(come sostengono moltissimi storici del tempo) altro non è che un proseguimento della prima senza interruzione di continuità.

Come una bomba ad orologeria, gli squilibri finanziari derivanti dalle immense necessità di spesa dello Stato per ragioni di guerra esplosero dopo un lustro in tutta la loro drammaticità. Nel periodo direttamente successivo, cioè tra il 1919 ed il 1923, l'inflazione raggiunse il 662,6% annuo. Nel biennio tra 1921 e 1923 si scatenò la vera "iperinflazione di Weimar". Durante la sua fase finale, nel novembre 1923, il marco valeva un bilionesimo [1/1.000.000.000.000] di quanto valesse nel 1914. In Germania durante gli anni venti, nella fase politica nota come Repubblica di Weimar, si usò il termine Papiermark (dalla lingua tedesca: marco di carta) per indicare le banconote emesse per pagare i debiti di guerra stampando banconote. Le nazioni vincitrici della Grande guerra decisero di addebitare alla Germania i costi della guerra da loro sostenuti. Senza nessun riguardo alle riserve di oro che avrebbero dovuto garantire la valuta, la Germania contituò a stampare cartamoneta finché il debito non fu assolto, il che causò la rapidissima svalutazione della moneta. Durante l'iperinflazione, furono emesse banconote di taglio elevato. Non furono quasi più coniate monete, tranne per alcune serie da 200 e 500 marchi d'alluminio. Il Papiermark fu prodotto in enormi quantità: esistevano anche tagli da 100.000.000.000.000 di marchi (centomila miliardi). Centinaia di fabbriche di carta stampavano giorno e notte nuove banconote, francobolli e altri valori con sopra delle cifre sempre più astronomiche. Stamperie pubbliche e private, statali, regionali, comunali, bancarie e persino private emettevano fiumi di marchi che non valevano il prezzo della carta su cui erano impressi. Complessivamente 30.000 persone erano impegnate nella produzione dei circa dieci miliardi di banconote emesse per contrastare l'inflazione. 30 fabbriche producevano la carta e 133 aziende terze con 1.783 stampanti lavoravano giorno e notte per la tipografia del Reich. In totale, la banca del Reich emise 524 trilioni di marchi (un trilione ha 18 zeri), cui si aggiunsero altri 700 trilioni «d'emergenza» fatti stampare da 5800 città, comuni e imprese per fronteggiare la crisi economica. Il più delle volte, le banconote e i francobolli stampati qualche ora prima venivano sovraimpressi con valori superiori e, per accelerare la produzione, le banconote venivano stampate da un solo lato

Potete ben capire che in una situazione simile il denaro,non solo non ha piu nessun valore,
ma anche CHI può stampare denaro PERDE il suo potere,almeno nel mercato interno....
Si legge in conclusione che:

Da ciò si evince come l'iperinflazione consista in un aumento smisurato e continuo dei prezzi, che impoverisce l'economia perché i prezzi perdono la loro funzione di segnalare, attraverso la scarsità, la migliore allocazione delle risorse. Un aumento che impoverisce soprattutto i più deboli, perché nell'iperinflazione sono i più furbi ad avvantaggiarsi. A rimetterci sono - all'inizio - coloro che detengono un reddito fisso, come i lavoratori dipendenti (nel 1923 il governo tedesco fu costretto a pagare lo stipendio quotidianamente ai dipendenti, i quali s'affrettavano a comperare qualsiasi merce prima di vedersi letteralmente sublimare il denaro tra le mani), mentre temporaneamente si salvano coloro che possono adeguare le proprie entrate alla continua ascesa dei prezzi. Col tempo, però, anche i lavoratori autonomi iniziano a trovarsi in difficoltà, in quanto sarà sempre più arduo trovare un numero sufficiente di clienti in grado di poter spendere grosse somme di denaro per richiedere le prestazioni professionali dei liberi professionisti, o i prodotti immessi sul mercato dagli industriali.


Ma l'iperinflazione non colpì solo la Germania,gli esempi storici sono molti e NON tutti
sono nazioni in Stato di Guerra.
Anche se questo è sicuramente un fattore determinante a causa dell'INSOSTENIBILTà
di un conflitto per le sue enormi spese inproponibili pe qualsiasi Stato al Mondo
Sempre da Wikipedia:


Un discorso a parte meritano le economie dei paesi belligeranti, specialmente se occupati da una potenza straniera: la Germania, nei paesi invasi durante la seconda guerra mondiale, non si limitava soltanto a imporre ai paesi sconfitti le spese per il mantenimento del proprio esercito (alimenti, carburante, vestiario, ecc.) e le riparazioni di guerra, ma imponeva anche il cosiddetto "Marco d'Occupazione", ovvero un cambio artificiale della propria moneta ipervalutata rispetto a quelle dei paesi sconfitti (che, di conseguenza, venivano ipersvalutate): fu così che alla Repubblica Sociale Italiana dell'ex alleato Benito Mussolini, Adolf Hitler impose un'indennità annuale di 15 miliardi di lire (valore del 1943), e una rapina di ogni prodotto industriale (bellico in primis) e agricolo che contribuì a provocare un'inflazione in Italia del 450% annua, in cambio della rinuncia ad imporre in Italia il marco d'occupazione(inserito solo in alcune zone del nord/centro).

Il Marco era la valuta tedesca,e il Marco d'occupazione era la valuta imposta dalla Germania agli Stati che venivano invasi/sottomessi.
Si facevano così pagare,o per lo meno era l'intenzione iniziale,quella di far pagare appunto
le spese di guerra agli Stati "invasi" tassandoli e risquotendo queste imposte con la propria moneta,
sostanzialmente sottraendo la Sovranità dello Stato Invaso in modo che non potesse semplicemente stampare moneta propria per pagare l'invasore,ma fosse costretto ad acquistare moneta(con cambio fisso) per pagare i propi "debiti".(una storiella familiare quasi odierna...).

Qui propongo un link di un articolo dettagliato e interessante per chi volesse approfondire le modalità di inserimento e accettazione del Marco di Occupazione in territorio italiano.





Ma veniamo al famigerato Marco d'Occupazione e i suoi effetti sull'economia interna della Germania Nazista,che la Guerra alla fine la perse...o NO??
ps nel link cliccando le righe di testo qui sotto vi sono anche molte foto
delle banconote di OCCUPAZIONE:

Il Reichsmark (Simbolo: ℛℳ) è stato la valuta della Germania dal 1924 fino al 20 giugno 1948, quando è stato sostituito dal Marco tedesco nella Germania Ovest............Dopo la II guerra mondiale il Reichsmark continuò a circolare in Germania ma con nuove banconote stampate negli USA e nell'URSS, come anche le monete. Le banconote sono tutte datate 1944 e avevano colori simili. .

Quindi fatemi capire:
La germania del dopo guerra non ha più sovranità monetaria,ma le sue banconote vengono stampate in USA e URSS.
Si può anche tranquillamente affermare che tutti i debiti di guerre della Germania(coi paesi Occidentali) furono risarciti...cioè dilazionati in 30 anni e ridotti del 50%.

Il tutto non in qualche oscura cantina o in qualche lussuoso Hotel di lusso Svizzero,
ma a Londra dopo diversi mesi di trattative e col bene placido di:

Belgio, Canada, Ceylon, Danimarca, Grecia, Iran, Irlanda, Italia, Liechtenstein, Lussemburgo, Norvegia, Pakistan, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Repubblica francese, Spagna, Stati Uniti d'America, Svezia, Svizzera, Unione Sudafricana e Jugoslavia.




Aggiungo a titolo di Cronaca che gli Stati Uniti NON hanno mai pagato un dollaro per le loro guerre su tutto il pianeta,addirittura l'uso delle due Atomiche contro il Giappone viene considerato "doveroso" per la limitazione dell'Imperialismo Giapponese e i danni di guerra sono stati chiesti ufficialmente al Giappone stesso,artefice della cosidetta Guerra del Pacifico.
Gli Stati Uniti non hanno MAI pagato un solo centesimo nello loro quasi 200 Guerre da quando esistono.Neppure la NATO ha mai pagato i danni per i bombardamenti.
Insomma chi decide chi "paga"è sempre chi la guerra la vince,inutile quindi farne una colpa alla Germania che altro non provò che fare lo stesso di tutti gli altri.
Solo senza riuscire....



La storia conosce molti casi di iperinflazione: ad Atene al termine della guerra del Peloponneso (404 a.C.), nella Roma antica sotto i regni di numerosi imperatori, da Caracalla (212 d.C.) a Diocleziano (280 d.C.), nelle colonie americane sotto il Congresso Continentale nel1781, in Francia dal 1790 al 1796, in Austria, in Ungheria, in Polonia e in Russia dopo la prima guerra mondiale, e in alcuni paesi dell'America Latina oggi, i più noti dei quali sono: il Brasile che - tra il 1970 ed il 1990 ufficialmente adottò una serie pressoché interminabile di valute (réiscruzeirocruzeiro novocruzadocruzado novo, nuovamente cruzeiro e infine, dal 1994, il cruzeiro real); laColombia - che ricevette dal famigerato narcotrafficante Pablo Escobar la proposta di vedersi saldati tutti i debiti coi proventi delnarcotraffico in cambio dell'impunità dei cartelli colombiani della cocaina; l'Argentina che ufficialmente non rimborsò più gli investitori stranieri titolari delle proprie obbligazioni nel 2002 e la Bolivia dove il prezzo dell'acqua potabile è salito alle stelle da quando - nel 2000 - il governo vendette i diritti di sfruttamento alle compagnie statunitensi.

Che ne pensate??
Hanno imparato la lezione le Banche Tedesche?
o forse è meglio dire:
Chi detiene la proprietà delle Banche Tedesche e delle Grandi Banche Mondiali
(BCE e Federal Reserv) e chi detiene la Sovranità della Moneta,EURO,
ha imparato come fare ad evitare l'Iperinflazione(tipo al 2%)?
Oppure hanno solo imparato che con guerre e iperinflazione si diventa sempre più ricchi senza pagare realmente i debiti?

PS:
per tutti gli economisti improvvisati:
NOEURO...
NOEUROPA...
noi ce lo abbiamo duro e perciò usciamo dall'Euro e facciamo quello che ci pare...
che imperversano ovunque sui social e che al termine Iperinflazione sparano la solita bomba dell'avanzo primario e dell'Italia coi "conti in regola", La brava bambina della Troika sua,
per loro una sola parola:
 GUERRA....
 nulla a che vedere coi loro tabulati,schemi,e tabelle...
No Regole(o meglio regole fatte da chi detiene il potere e da chi vince)
No Tabelle
 ma solo una Guerra Economica da parte di una Elitè Finanziaria contro
chi ha Stipendio Fisso appartenente alla Classe Media(sempre che esistano ancora).



Tutto il resto sono balle....

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