domenica 15 settembre 2013

Hydromoving...l'inizio della fine?


Un ingegnere milanese utilizzando piccole celle che attraverso l'idrolisi e con pochissimi vat separano idrogeno e ossigeno dall'acqua riesce ad ottenerne una miscela che a 530 gradi esplode,
e fin qui nulla di speciale.
Se non fosse che il tutto avviene sulla vostra autovettura.
Nasce il progetto Hydromoving........





Dove l'ossigeno liberato dall'acqua in elettrolisi viene usato insieme all'idrogeno per comburente,addizionandolo al tradizionale combustibile fossile x cui la vettura è nata.
Presto ci si rende conto che l'auto può andare anche solo ad idrogeno...ma ha bisogno comunque di benzina o diesel per essere lubrificata a sufficenza.
Ma qui viene la differenza sostanziale di questo progetto da tutti gli altri precedenti prototipi a Idrogeno.
non c'è nessun bisogno di un serbatoio per l'idrogeno che era il vero Gap per la commercializzazione de l'utilizzo su vasta scala del Hidrogeno come combustibile.
Non c'è nessun bisogno di qualcuno che ti venda idrogeno...
nessun distributore...
nessuna bombola ad alta pressione nell'auto...
Serve invece un piccolo serbatoio supplementare,ma di acqua distillata,
ovviamente compreso nella modifica di Hydromoving;
acqua che si può anche ottenere da un qualsiasi condizionatore oppure acqua piovana.
Il progetto arriva su strada e con lui i primi prototipi.
Si iniziano a dotare le prime autovetture del nuovo sistema,centraline modificano la combustione e regolano la produzione dell'idrogeno direttamente nelle celle montate nell'auto.
e arriva la messa in strada....i risultati sono strabilianti.
Con 6 litri d'acqua si percorrono 6mila chilometri...video....100ml per 100km.
Con risparmi di combustibile a partire dal 30%.
...nell'epoca di internet i tempi di reazione sono brevi.
Infatti questo progetto imperversa in internet ovunque,60mila visualizzazioni,
e centinaia di link e articoli sul sistema dell'Ingegnere Lorenzo Errico.
Poi il silenzio................
va fatta però una premessa:
Questo sistema è nato con la volontà di eliminare la dipendenza dai combustibili fossili e abbattere le emissioni di CO2.
Infatti prevede l'uso del combustibile(benzina) solo quando non ci sono le condizioni per produrre idrogeno con l'idrolisi praticamente a macchina ferma e per la sola lubrificazione,
mi spiego meglio:
quando accendiamo l'auto si ha bisogno anche di elettricità,serve la benzina/diesel,
una volta in movimento l'uso del combustibile fossile non serve piu.
ciò permette di viaggiare praticamente ad'acqua.
Così nasce in sordina una pagina di Face Book,
e un sito Hydromoving.
Il progetto prende piede e viene finanziato da piccoli privati.
Oggigiorno per una modifica definitiva di un auto qualsiasi(abbastanza moderna) il prezzo dovrebbe essere attorno ai 3/4mila euro dopo di che l'auto va ad ACQUA.
c'è un problema però:
tutto il sistema mondiale ruota attorno al petrolio,
petrolio in agricoltura(trattori e concimi)
petrolio per gli spostamenti(auto,navi,aerei)
petrolio e altri combustibili fossili per la produzione di energia(centrali a GAS,carbone,oli combustibili)
Tutti e tre gli esempi suddetti usano motori a scoppio o comunque la combustione interessata può essere convertita con una modifica con la tecnologia Hydromoving.
Cioè da domani,se ci fosse la volonta,tutti i motori a benzina o diesel o biomasse o oli combustibili possono essere convertiti ad ACQUA distillata,almeno in parte da subito.
Facendo chiaramente un passaggio "morbido",cioè partendo da un MIX (idrogeno/comb. fossile)
per arrivare lentamente al solo idrogeno.
Cosa del tutto fattibile,con poche modifiche ai normali motori che si trovano in commercio,e che se consideriamo la vastissima scala di applicazioni la produzione di un sistema a livello industriale abbatterebbe immediatamente anche i costi della modifica stessi.
In poche parole se si cominciassero a produrre i motori per la combustione con idrogeno si arriverebbe molto presto e con una spesa irrisoria a uscire dall'economia distruttiva del petrolio,che ci ha ortato verso una crisi ambientale planetaria difficilmente reversibile.
....ma....
c'è un problema:
le lobby mondiali del petrolio non hanno nessuna intenzione di andare in perdita,nei migliori dei casi,
o di chiudere,nella peggiore(ma reale della ipotesi).
Perciò le tecniche usate in questi casi sono le solite:
o ti compro per poi farti scomparire in quanche campus universitario
o ti finanzio per poi farti scomparire dicendo che non vali niente
o ti faccio scomparire e basta.
Lascio a voi il giudizio di quale tecnica è stata usata contro il progetto Hydromoving.
ma queste poche righe dell'ingegnere suo inventore,estrapolate da me da un suo commento ad un video che riguarda appunto il sitema,parlano molto chiaro:




ps un augurio personale a Lorenzo Enrico e il suo staff perchè non rinunci mai a combattere questa battaglia contro le grandi lobby del petrolio e per quanto è possibile avrà sempre l'appogio di questo Blog in tutti gli aspetti.



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